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La conformazione della politica criminale e dogmatica criminale in America Latina: l influenza predominante dei modelli europei:
Motivo e impatti dell influenza dei modelli europei:
Poiché i paesi latinoamericani sono stati influenzati dalla cultura europea, a partire da quella spagnola, abbiamo vissuto fino a un certo punto a spese di ciò che accade nella sfera europea, con più o meno preferenza per i contributi dei paesi del vecchio continente, a seconda del campo in questione. Così, ad esempio, come in altri tempi, in tempi recenti i paesi della regione sono stati, in misura maggiore o minore, attenti a ciò che accade nel campo del diritto penale europeo, sia dal punto di vista politico-criminale che di dogmatica criminale; nella misura in cui alcuni criminali moderni su questa sponda dell Atlantico hanno adottato la missione principale di diffondere il pensiero di alcuni criminali europei, in particolare tedeschi; ma, molte volte dimenticando le nostre stesse realtà e necessità, che ci costringono a sviluppare qualcosa che meglio si adatta a tali bisogni e realtà, invece di importare semplicemente importando idee sviluppate attorno ad altre realtà.
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È chiaro che questo atteggiamento non deve essere criticato e criticato senza più, perché svolge anche l importante funzione di tenersi in contatto con ciò che accade in altre culture in materia di politica criminale e scienze criminali, cioè, ci aiuta a non manteniamoci isolati mentre iniziamo a riflettere sui problemi comuni e sui modi per affrontarli. E non c è dubbio che ciò influenza l orientamento che viene dato agli sviluppi politico-criminali e dogmatici nei paesi di lingua spagnola, nella misura in cui alcune di queste elaborazioni hanno trovato posto nelle nostre discussioni teoriche o sono state persino introdotte in i testi giuridici stessi, nonostante siano criteri ancora in costante sviluppo o per i quali non vi è ancora alcuna convinzione circa la forza della loro fattibilità pratica. Cioè, molte volte vengono adottate perché sono costruzioni che sembrano improvvisamente -nuove- e non tanto perché affrontano i problemi reali che abbiamo e offrono soluzioni per loro.
Certamente, come è stato detto, i criminali (e i criminologi) latinoamericani sono stati molto abituali di -mode- o cose che sembrano -nuove-, indipendentemente dalla loro ragione di essere e dalla portata in cui si verificano. Quella nostra vulnerabilità o permeabilità ha fatto, ad esempio, che nel settore della politica criminale nei primi decenni del XX secolo, di fronte alla forte presenza del pensiero -positivista- italiano, abbiamo scelto di introdurre un intera serie di leggi penali nelle nostre leggi penali. criteri o principi di positivismo, trascurando persino l ideologia della corte liberale enunciata nelle Costituzioni politiche. Analogamente, nel campo della dogmatica criminale, durante diversi decenni del 20 ° secolo i criteri del cosiddetto sistema causalista, stabilito in Germania da LISZT, BB, e portato al suo ulteriore sviluppo da parte di MM, furono stabiliti e imposti nella dottrina latinoamericana, essendo MM quest ultimo uno dei più influenti tra i criminali di lingua spagnola. E solo dalla metà del ventesimo secolo è stato che abbiamo iniziato a sentire dal sistema dei finalisti WW, senza essere in grado di osservare - a differenza di quanto accaduto in Germania o in altri paesi - una vasta controversia tra i seguaci di entrambi i sistemi, tranne alcuni Eccezioni, fino a quando non raggiungiamo gli ultimi decenni in cui siamo anche spettatori - e in una certa misura partecipanti - della discussione europea tra finalismo e funzionalismo, e senza riserve o discussioni importanti diventiamo sostenitori dell una o dell altra concezione o corrente di pensiero.
L influenza dei modelli europei nella politica penale di A.L .
In effetti, per quanto riguarda il settore della politica penale, nelle leggi penali dei paesi dell America Latina, che parte anche dalla base che il diritto penale costituisce uno strumento politico-criminale nelle mani dello Stato, che può di avere determinate caratteristiche in base alla -funzione- attribuita ad esso e allo -scopo- con cui è concepito e utilizzato dallo Stato stesso, l influenza delle correnti filosofico-politiche del pensiero che sono state in vigore nei diversi momenti di sviluppo della legislazione penale, in particolare durante il XIX e il XX secolo. Durante questo periodo, sarà possibile notare, sia nella legislazione penale che nella dottrina criminale, con una prevalenza maggiore o minore, l influenza delle correnti del pensiero politico-criminale sulle scuole penali classiche e positiviste emerse in Europa; ma, allo stesso modo, di altre correnti di pensiero.
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Pensiero classico, sviluppato dalla seconda metà del X secolo VIII e fu imposto fino alla seconda metà del diciannovesimo secolo, ha avuto un influenza decisiva sulla politica criminale e sulla legislazione penale dei paesi dell America Latina, in particolare quelli emersi durante il diciannovesimo secolo. Questa corrente di pensiero parte da una certa concezione filosofico-politica attorno all uomo e allo Stato; L uomo è concepito come una persona, un fine in se stesso, un essere capace e libero, oltre a determinati diritti inerenti alla sua natura umana e, pertanto, deve essere rispettato dallo Stato. Allo stesso modo, durante la sua validità sono stati coniati principi fondamentali che hanno la funzione di limitare lo stato jus puniendi e di garantire il rispetto dei diritti umani, tra cui: il principio di legalità (nullum crime, nulla poena sine lege), il principio di atto (nullum crime sine actione), la parte colpevole (nullum crime sine culpa), tra gli altri, che ha costituito i pilastri della cosiddetta -legge penale liberale.
Pertanto, questa concezione filosofico-politica, che corrisponde al concetto di stato di diritto, che si basa anche su principi come la divisione dei poteri, la legalità e l uguaglianza prima che la legge, tra gli altri, respinga i poteri onnimi del Dichiarare, sia nell esercizio del potere in campo legislativo sia negli altri settori in cui il potere è diviso, per evitare di cadere nel totalitarismo e, di conseguenza, nel precedente assolutismo. Concezione che prevale nella successiva evoluzione dello Stato, come Stato di diritto democratico, come è attualmente noto, e che pertanto continua a guidare il diritto penale degli ultimi tempi.
D altra parte, il pensiero positivista emerse anche nella sfera europea nella seconda metà del diciannovesimo secolo e, contrariamente al classico, respinse le idee metafisiche su cui si basava, come il riconoscimento della libertà dell uomo; ma ebbe anche una grande influenza sulle leggi penali dei paesi della regione latinoamericana, in particolare quelle che apparvero nei primi decenni del ventesimo secolo. I criteri politico-criminali sono cambiati; i criteri classici del taglio metafisico furono respinti, considerandoli irrazionali, e furono respinti anche i principi che lo sostenevano e ne vennero generati altri. Pertanto, ad esempio, il principio di colpa è stato respinto, basato sul riconoscimento della libertà dell uomo, e sostituito dal principio di pericolo, che non ha nulla a che fare con il libero arbitrio; e, accanto alle idee retribuzioniste, iniziarono a svilupparsi idee preventiviste. Con questa discussione fu raggiunta la fine del diciannovesimo secolo e quasi le mani del ventesimo secolo varcarono le soglie della teoria retributiva e preventiva; vale a dire, il criterio che cerca il limite della pena nella colpa dell autore, da un lato, e quello che si basa sul pericolo dell autore e sul requisito del trattamento, dall altro. In altre parole, i concetti di colpa e pericolo iniziano a viaggiare insieme nel vasto campo della politica penale e del diritto penale.
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Non vi è dubbio che i criteri politico-criminali che hanno avuto il maggiore impatto sulla politica criminale e sulla legislazione penale dell inizio del XX secolo in America Latina erano quelli della scuola positivista, cioè quelli contrari a quelli del diritto penale liberale , come si può vedere dai contenuti dei codici penali latinoamericani dei primi decenni di quel secolo. E sebbene nelle fasi successive la lotta tra le due correnti di pensiero sia continuata, c è stata una chiara tendenza - almeno a livello teorico - a favore della prevalenza di criteri liberali e democratici, come osservato dal decennio di gli anni sessanta, prodotto dell influenza del movimento internazionale iniziato nell Europa occidentale negli anni cinquanta, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale e l abuso del diritto penale nelle pene e nell eliminazione di interi gruppi umani, che sollevarono il rilancio delle idee umanistiche nel sistema di giustizia penale e la configurazione di una legge penale più umana. Sebbene questa tendenza politico-criminale sia coerente con l attuale maggiore rispetto dei diritti umani e, pertanto, con l idea di maggiori controlli sull esercizio del potere criminale, non vi è dubbio che abbia incontrato una forte resistenza negli ultimi tempi -Visibile in alcune aree di controllo ufficiali-, soprattutto di fronte allo sviluppo del fenomeno della criminalità organizzata, sia nazionale che transnazionale, che è diventato più evidente negli ultimi tempi con i processi di globalizzazione e internazionalizzazione e che ha portato conseguenza l internazionalizzazione della criminalità e della politica penale; Inoltre, è stato il pretesto per l indurimento delle misure penali nei paesi della regione a livelli che sembrano irrazionali.